Espressi in numero di ricette (242,6 milioni), i consumi mostrano un lieve incremento (+2 %) rispetto al 2022; l’incidenza del ticket totale, invece, si mantiene costante (+0,03%).

Aifa ha pubblicato sul suo sito i dati relativi al monitoraggio mensile della spesa farmaceutica nazionale e regionale, nonché la verifica del rispetto dei tetti programmati della spesa farmaceutica convenzionata e per acquisti diretti, per il periodo gennaio-maggio 2023. Dal rapporto emerge che, a livello nazionale, la spesa complessiva nei primi 5 mesi dell’anno si è attestata a 9.127,7 milioni di euro (+5% confrontato al medesimo periodo del 2022), rimarcando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (7.882,3 milioni di euro) pari a +1.245,4 milioni, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul Fondo sanitario nazionale provvisorio 2023 del 17,20%. Lo scostamento è stato registrato in ogni Regione (le uniche eccezioni sono le province autonome di Trento e di Bolzano).

La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Servizio sanitario nazionale nel periodo gennaio-maggio 2023 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 3.286,5 milioni di euro, sottolineando un incremento rispetto a quella del 2022 (+54,5 milioni). I consumi, espressi in numero di ricette (242,6 milioni), mostrano un leggero aumento (+2 %) rispetto all’anno precedente; l’incidenza del ticket totale si mantiene costante (+0,03%). Le dosi giornaliere dispensate attestano una lieve diminuzione rispetto al periodo gennaio-maggio 2022 (-1,0%, pari a 107 milioni).

Dall’aggiornamento periodico dell’Ufficio Monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni dell’Agenzia italiana del farmaco emerge poi che la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 7,65% al netto dei payback vigenti e del fondo per i farmaci innovativi – non oncologici e oncologici – evidenzia un’incidenza del 10,46 %, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +1.490,3 milioni di euro, tutti inerenti la spesa per farmaci non innovativi, al netto dei gas medicinali (l’intera spesa per farmaci innovativi, calcolata considerando le sole indicazioni innovative, risulta coperta dal rispettivo fondo).

In relazione alla spesa per gas medicinali, la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dello 0,20% sottolinea un avanzo rispetto alla spesa programmata di 0,9 milioni di euro. Medicinali innovativi: la spesa stimata per le sole indicazioni innovative per il periodo gennaio-maggio 2023 al netto dei payback è pari a 489,4 milioni.

Capitolo componenti

Qui la spesa farmaceutica convenzionata, ovvero quella per i farmaci distribuiti in farmacia, a carico del Servizio sanitario nazionale, nel periodo gennaio-maggio 2023 ha sfiorato i 3,3 miliardi di euro con un aumento di 54,5 milioni rispetto ai primi 5 mesi del 2022. La spesa convenzionata rientra però nei tetti stabiliti, con un avanzo di oltre 240 milioni di euro. Ammonta a 5,5 miliardi, con uno sforamento di quasi 1,5 miliardi, la spesa per acquisti diretti. Infine, risulta stabile a 636 milioni di euro la spesa a carico dei cittadini per il ticket sulla ricetta e per la quota di compartecipazione sul prezzo del farmaco a brevetto scaduto rispetto al prezzo di riferimento.