Shire plc ha portato a termine la preannunciata combinazione con Baxalta Incorporated. Le due realtà danno così vita a un gruppo operante a livello globale nel campo delle biotecnologie. L’obiettivo è servire i pazienti con malattie rare e altre patologie altamente specialistiche.

La combinazione tra Shire e Baxalta dà vita a un gruppo operante a livello globale nel campo delle biotecnologie - Schire, stabilimento di Rieti
La combinazione tra Shire e Baxalta dà vita a un gruppo operante a livello globale nel campo delle biotecnologie – Schire, stabilimento di Rieti

Attraverso la combinazione, Shire prevede di realizzare una crescita annua a doppia cifra, con oltre 20 miliardi di fatturato all’anno previsti entro il 2020. Circa il 65% del fatturato totale sarebbe generato già da subito dalla sua linea per le malattie rare.

Shire ha oltre 50 programmi in sviluppo clinico, con un mix equilibrato di progetti a stadio iniziale, intermedio e avanzato.

Con oltre 22.000 dipendenti in piú di 100 paesi, l’espansione di Shire e dei relativi prodotti d’eccellenza offre il potenziale per servire ancor meglio i pazienti con bisogni non soddisfatti.

Il CEO di Shire Flemming Ornskov, M.P.H., commenta: «Compiuta la combinazione con Baxalta, Shire diventa leader globale nelle malattie rare, sia per fatturato sia per pipeline. Con i nostri vari marchi di alto valore, ognuno con prodotti d’eccellenza e un robusto portfolio, estendiamo ulteriormente le nostre capacità di produrre innovazione e crescita sostenibile, mantenendo i pazienti al centro di tutto quello che facciamo».

Prosegue Ornskov: «Abbiamo compiuto uno strabiliante successo nell’integrazione fin dall’annuncio della combinazione, avanzando più velocemente rispetto ad altre transazioni di simili proporzioni, per dare certezze per i nostri dipendenti e per servire meglio pazienti e clienti. Oggi lanciamo la nostra azienda combinata con una squadra ricca di talento ed esperienza a guidare l’organizzazione. Unite insieme sono formidabili le possibilità per pazienti, operatori sanitari e soprattutto per i dipendenti, con l’opportunità di creare ulteriore valore per gli azionisti».

Come conseguenza del compimento della combinazione:

  • È esecutiva la nomina di Gail D. Fosler e Albert P.L. Stroucken al consiglio d’amministrazione di Shire, annunciata il 18 aprile 2016;
  • Gli azionisti di Baxalta riceveranno un mix di 18,00 $ in denaro e 0,1482 ADS di Shire per ogni azione Baxalta (o 0,4446 di azione ordinaria Shire se l’azionista ha espresso la volontà di ricevere azioni ordinarie);
  • Baxalta diventa una sussidiaria indiretta interamente posseduta di Shire;
  • Shire offre garanzia piena e incondizionata per gli obblighi assunti da Baxalta verso i detentori di obbligazioni convertibili in corso di validità Baxalta.

Si prevede che la struttura operativa dell’azienda combinata generi sinergie di costi operativi annui di almeno 500 milioni di USD nei primi 3 anni post chiusura. Inoltrem Shire prevede di generare altre sinergie di entrate e un’aliquota d’imposta effettiva combinata non GAAP del 16-17% entro il 2017. Si prevede che la combinazione sia accrescitiva degli utili per azione diluiti non GAAP nel 2017, il primo anno di calendario di possesso e oltre, con un buon ritorno sul capitale investito che nel 2020 sarà superiore al costo del capitale di Shire.

Informazioni su Shire

Shire, azienda biotech nel settore delle malattie rare, copre diverse aree terapeutiche: ematologia, immunologia, neuroscienze, disturbi da accumulo lisosomiale, patologie gastrointestinali, interne, endocrine e angioedema ereditario. Ha un marchio in oncologia e un portafoglio di prodotti in fase di sviluppo e innovativi nell’oftalmologia.

La presenza di Shire in Italia

Shire in Italia ha due stabilimenti produttivi, a Rieti e Pisa, una filiale commerciale a Roma e una a Milano.

Sito di frazionamento del plasma a Rieti

Lo stabilimento di Rieti è un sito di frazionamento del plasma, dedicato alla produzione di emoderivati, nella forma di intermedi, quali immunoglobuline, albumina e fattori di coagulazione.

La forza lavoro di oltre 350 dipendenti, qualificati grazie a continui corsi di aggiornamento e perfezionamento, e i volumi di produzione si sono più che triplicati in meno di 10 anni a seguito di rilevanti investimenti. 

Ad aprile 2015 un Decreto Ministeriale del Ministero della Salute ha aggiunto Rieti all’elenco dei centri per il frazionamento e la produzione di emoderivati autorizzati alla stipula di convenzioni con le regioni, con la formula del cosiddetto contract manufacturing.

Sito di produzione di albumina umana a Pisa

Nello stabilimento di Pisa è invece concentrata la produzione di albumina umana, successiva al frazionamento che viene effettuato in impianti come quelli di Rieti. Qui vengono espletate le fasi di riempimento sterile e inattivazione virale.