Nel corso del convegno “Implementare il Piano Nazionale per il Contrasto all’Antibiotico Resistenza nel Servizio Sanitario Nazionale: standard minimi e miglioramento continuo” (Roma 21-22 marzo 2019), ha preso il via SPiNCAR, il sistema operativo del Ssn di supporto al Pncar (Piano nazionale per il contrasto all’antibiotico Resistenza).

Lo Spincar (Supporto al Piano Nazionale di Contrasto Antibioticoresistenza) è il sistema operativo del Ssn di supporto al Pncar
Lo SPiNCAR (Supporto al Piano Nazionale di Contrasto Antibioticoresistenza) è il sistema operativo del Ssn di supporto al Pncar

Il commissario dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro afferma: «Tra gli obiettivi del Piano l’allineamento degli standard di sicurezza tra Nord e Sud. Grazie alla piattaforma web seguiremo i progressi in tutto il territorio».

Al convegno sono intervenuti esperti di Ema, Ecdc e Ocse che si sono espressi sulla situazione italiana.

L’antibioticoresistenza in Italia

Secondo le più recenti stime basate sui dati della Rete di Sorveglianza Ar-Iss, infatti, circa il 30% delle infezioni legate alla resistenza agli antibiotici in Europa avviene in Italia: mezzo milione di persone ogni anno in Italia contrae infezioni ospedaliere, la maggior parte delle quali dovute a batteri resistenti agli antibiotici. Si registra una lieve diminuzione dell’antibiotico-resistenza da Streptococcus pneumoniae (pneumococco) per la penicillina e per la eritromicina, (diminuzione dovuta probabilmente all’effetto della vaccinazione antipneumococcica nei bambini, che ha fortemente diminuito la circolazione dei sierotipi contenuti nel vaccino), ma resta invece invariato rispetto all’anno precedente il numero di infezioni dovute a Klebsiella pneumoniae multiresistente, che sono circa 2000 ogni anno.

La diffusione dei batteri multiresistenti, inoltre, è disomogenea nelle varie aree del Paese: al Nord è maggiore la prevalenza di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, al Centro Sud di Klebsiella resistente ai carbapenemi. Sono altrettanto disomogenee le azioni intraprese a livello regionale e locale per contrastare il fenomeno dell’antibioticoresistenza.

Le pratiche che consentono l’uso più appropriato degli antimicrobici e il contenimento dell’AMR richiedono quindi un modello specifico e omogeneo a livello nazionale che possa essere adottato da tutte le Organizzazioni sanitarie e zootecniche.

Il progetto di sostegno al Piano Nazionale per il Contrasto all’Antimicrobico Resistenza

Un efficace programma di contrasto all’antibioticoresistenza deve mirare a superare la già censita eterogeneità tra Regioni e all’interno delle Regioni stesse, la limitatezza delle risorse messe a disposizione a sostegno del Pncar e la difficoltà di avere un quadro sinottico unitario delle azioni in corso.

Il progetto affrontato nel convegno mira a risolvere queste criticità, cercando consenso sui diversi standard dei rappresentanti di tutte le Regioni che sono stati coinvolti anche nelle varie fasi di costruzione e realizzazione del progetto stesso.

Il programma scaturito dal progetto si colloca all’interno delle azioni centrali del Ministero della Salute per l’attuazione del Pncar e propone inoltre uno strumento di valutazione che si prefigge di diventare uno degli strumenti per il monitoraggio nazionale (livello macro), regionale (livello meso) e aziendale (livello micro) delle azioni mirate al controllo dell’AMR, e si pone, in tutti i livelli, come strumento per il miglioramento continuo.

Gli obiettivi dichiarati dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, sono quelli di arrivare a marzo 2021, attraverso questo sistema e con un approccio One Health, con percentuali più vicine a quelle di Paesi Europei più virtuosi e di diffondere una maggiore consapevolezza nei cittadini dell’importanza dell’uso appropriato degli antibiotici negli ambiti umano, animale e ambientale.

Il sistema SPiNCAR

Partecipano allo sviluppo del Sistema SPiNCAR l’Istituto Superiore di Sanità, le Regioni, l’Agenzia Sanitaria Emilia Romagna, l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna e l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, le Università di Torino, Catania e Milano, coordinati tutti dall’Università di Udine coadiuvata dall’Azienda Sanitaria Integrata.

Punto di partenza e specchio delle azioni portate avanti all’interno del Sistema sarà una piattaforma informatica, coordinata dall’Iss, nella quale saranno inseriti i risultati sull’applicazione degli standard che permetterà di capire lo stato attuale e i progressi del programma.

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