Continua a salire lentamente il numero di brevetti depositati all’Ufficio Brevetti Europeo (EPO): nel 2022 sono stati oltre 193 mila, in crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente.

Quando si parla di promesse legate all’innovazione verde, c’è stata una crescita solida e sostenuta dei depositi relativi a tecnologie pulite e ad altri mezzi per creare, trasferire e conservare l’elettricità“, ha sottolineato il presiedente di EPO António Campinos, nel commentare i dati dell’annuale rapporto Patent Index 2022. “È questo boom in corso che sta guidando la transizione energetica. Gli innovatori stanno anche lavorando a un futuro più smart, mentre la quarta rivoluzione industriale s’impadronisce delle nostre vite, settori e industrie – e si diffonde lontano in nuove aree dai trasporti alla sanità. Possiamo vedere ciò nella crescita inarrestabile delle domande di brevetto per le tecnologie digitali e i semiconduttori“.

I settori a più alto tasso di brevettazione

Il settore delle comunicazioni digitali ha visto nel 2022 il deposito del maggior numero di brevetti (oltre 16 mila), con una crescita di ben l’11,2% rispetto al 2021. Sostanzialmente stabili, ma comunque posizionate al secondo posto, sono state le tecnologie medicali, con oltre 15 mila brevetti (+1,0%). Stabile anche il settore farmaceutico (+1,0%), che si colloca al quinto posto per numero di depositi (9.310), mentre in forte crescita (+11,0%) è quello delle biotecnologie, con poco più di 8 mila brevetti depositati.

L’Italia si colloca solo all’11° posto per numero di brevetti depositati, con una leggera diminuzione (-1,1% vs 2021) delle domande rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti si confermano il paese più produttivo in termini di brevetti , con oltre 48 mila domande depositate (+2,9%). La Cina occupa il quarto posto della classifica, a fronte di una crescita di ben il 15,1% rispetto all’anno precedente; significativa anche la crescita del numero di brevetti depositati in Corea del Sud (+10,0%), mentre la Germania si colloca al secondo posto ma fa segnare una diminuzione dei depositi (-4,7%). Il rapporto di EPO sottolinea come siano in aumento il numero di brevetti provenienti da paesi extra-EU, a testimonianza dell’attrattività del mercato europeo per le tecnologie.

Le società delle telecomunicazioni guidano la classifica degli applicant; la prima industria del comparto chimico (Basf) si colloca solo all’ottavo posto del ranking per numero di brevetti depositati. Un quinto delle domande di brevetto del 2021 (20%), inoltre, è stato depositato da piccole e medie imprese, sempre più interessate a tutelare il proprio know-how e tecnologie. Significativo anche il dato relativo ai brevetti depositati da università e enti di ricerca pubblici (7%).