Novartis avvia due studi clinici testa-a-testa su secukinumab per spondilite anchilosante e AP.

Studi testa-a-testa su secukinumab per spondilite anchilosante e AP
Lo studio SURPASS valuta secukinumab rispetto al biosimilare adalimumab nella spondilite anchilosante. Lo studio EXCEED valuta secukinumab rispetto ad adalimumab nell’artrite psoriasica

Novartis ha annunciato l’avvio dei due studi clinici testa-a-testa SURPASS ed EXCEED che mettono a confronto secukinumab (Cosentyx®) con il biosimilare adalimumab nella spondilite anchilosante e con adalimumab nell’artrite psoriasica.

SURPASS è il primo studio clinico testa-a-testa sulla spondilite anchilosante che indaga la superiorità del secukinumab in merito al rallentamento del danno osseo spinale rispetto al biosimilare adalimumab. SURPASS sta attualmente arruolando pazienti, con la “prima visita del primo paziente” già realizzata a novembre 2017.

EXCEED è uno studio clinico testa-a-testa condotto in doppio cieco già in fase di arruolamento su secukinumab rispetto ad adalimumab nell’artrite psoriasica. Come endpoint primario esamina la superiorità di secukinumab nel raggiungimento di ACR 20 a 52 settimane.

SURPASS ed EXCEED fanno parte di un più ampio programma di studi reumatologici su secukinumab.

«Gli studi testa-a-testa EXCEED e SURPASS serviranno a chiarire importanti questioni cliniche, mirate a risolvere le incertezze nei pazienti con artrite psoriasica e spondilite anchilosante – ha affermato Robert Landewé, professore di Reumatologia presso l’Amsterdam Rheumatology and Clinical Immunology Center e il Zuyderland Medical Center di Heerlen (Paesi Bassi). – Gli studi testa-a-testa forniscono dati più affidabili, contribuiscono a far progredire la pratica clinica e sono fondamentali per il processo decisionale clinico. I dati di questi studi andrebbero ad aggiungersi alle evidenze che sottolineano il beneficio per i medici di diversi pathway biologici».

«Secukinumab è supportato da efficacia clinica e profilo di sicurezza favorevole e ha già apportato benefici a oltre 125.000 pazienti in tutto il mondo – ha affermato Vas Narasimhan, Global Head, Drug Development e Chief Medical Officer di Novartis. – Molti pazienti che convivono con l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante non possono condurre una vita normale, poiché soffrono in modo persistente di dolore e stanchezza e rischiano di perdere la mobilità nel lungo termine. Questi pazienti meritano il miglior trattamento possibile. Ci auguriamo che gli studi EXCEED e SURPASS possano fornire a medici e pazienti risposte utili nelle loro scelte terapeutiche».

Secukinumab è il primo farmaco biologico mirato che inibisce specificamente l’IL-17A, importante citochina che – coinvolta nell’infiammazione delle entesi nella spondiloartrite – svolge un ruolo di primo piano nell’artrite psoriasica e nella spondilite anchilosante. Entrambe queste patologie sono malattie autoimmuni debilitanti, caratterizzate da un alto rischio di perdita della mobilità. Circa il 40% dei pazienti affetti da artrite psoriasica svilupperà danni irreversibili alle articolazioni e deformità fisiche permanenti. Nei pazienti con spondilite anchilosante, l’infiammazione delle articolazioni sacro-iliache e la nuova formazione ossea nella colonna vertebrale sono associate a livelli aumentati dell’IL-17A, con i casi più gravi che progrediscono verso una fusione spinale irreversibile.

Secukinumab e l’interleuchina-17A (IL-17A)

Secukinumab è il primo inibitore di IL-17A interamente umano approvato per il trattamento della spondilite anchilosante, dell’artrite psoriasica e della psoriasi. È un trattamento mirato che inibisce specificamente l’importante citochina IL-17A, la quale svolge un ruolo significativo nella patogenesi delle tre malattie.

Secukinumab ha dimostrato un’efficacia rapida e sostenuta e un profilo di sicurezza costantemente favorevole, ivi incluso il dolore nel sito di iniezione con percentuali simili al placebo. A oggi, secukinumab è stato utilizzato da oltre 125.000 pazienti in tutto il mondo.

Secukinumab è approvato per il trattamento dell’artrite psoriasica e della spondilite anchilosante attiva in oltre 70 Paesi, inclusa l’Unione Europea e gli USA, oltre al Giappone.

È anche approvato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave in oltre 75 Paesi, inclusi quelli dell’Unione Europea e Giappone, Svizzera, Australia, Stati Uniti e Canada. In Europa, è approvato per il trattamento sistemico di prima linea della psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti. Negli Stati Uniti è approvato come trattamento per la psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia.

Lo studio clinico testa-a-testa SURPASS

Novartis ha avviato SURPASS, il primo studio clinico testa-a-testa sulla superiorità di secukinumab rispetto al biosimilare adalimumab nel rallentamento del danno osseo spinale come endpoint primario nella spondilite anchilosante. L’effetto sul danno strutturale progressivo a carico della colonna vertebrale è uno dei primi parametri che i medici considerano in fase di valutazione delle opzioni terapeutiche per la spondilite anchilosante. Grazie alla possibilità di valutare questo importante parametro della terapia per la spondilite anchilosante, SURPASS consentirà a medici e pazienti di prendere decisioni terapeutiche migliori, riducendo la progressione del danno strutturale spinale.

Il biosimilare adalimumab usato nello studio SURPASS è un composto sviluppato da Sandoz, attualmente sottoposto alla valutazione della European Medicines Agency per il trattamento di gravi malattie immunologiche.

SURPASS è il più grande studio randomizzato e controllato su un trattamento biologico nella spondilite anchilosante. È uno studio di gruppo parallelo a due anni, condotto con tre bracci di trattamento:

  • secukinumab 150 mg,
  • secukinumab 300 mg,
  • biosimilare adalimumab 40 mg,

tutti per via sottocutanea, somministrati a pazienti con spondilite anchilosante attiva.

L’endpoint primario è la percentuale di pazienti senza progressione strutturale radiografica alla colonna (definita come variazione rispetto al basale di ≤0,5 dell’indice mSASSS) a 2 anni.

Gli endpoint secondari chiave sono la variazione media del mSASSS, la nuova formazione di sindesmofiti e le misure di infiammazione alla risonanza magnetica a 2 anni.

Lo studio clinico testa-a-testa EXCEED

Novartis ha avviato EXCEED-1, il primo studio clinico testa-a-testa in doppio cieco che in artrite psoriasica ha valutato adalimumab rispetto a secukinumab. EXCEED è uno studio di fase IIIb multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo, della durata di un anno, che valuta l’efficacia della monoterapia con secukinumab rispetto alla monoterapia con adalimumab in pazienti con artrite psoriasica attiva naïve alla terapia biologica. Lo studio comprenderà una vasta popolazione di pazienti: oltre 800 persone con artrite psoriasica naïve alla terapia biologica.

L’endpoint primario valuterà la superiorità statistica della monoterapia con secukinumab rispetto alla monoterapia con adalimumab per quanto riguarda i tassi di risposta ACR 20 a un anno. Gli endpoint secondari, tutti a 52 settimane, invece includono PASI90, ACR 50, indice di disabilità (punteggio HAQ-DI) rispetto al basale e risoluzione dell’entesite.

Spondilite anchilosante e artrite psoriasica

La spondilite anchilosante è caratterizzata dall’infiammazione delle articolazioni sacro-iliache nonché da nuova formazione ossea nella colonna vertebrale, causata da un aumento dei livelli dell’IL-17A; i casi più gravi progrediscono addirittura fino alla fusione spinale irreversibile. La spondilite anchilosante può causare una grave compromissione dei movimenti della colonna vertebrale e della funzionalità fisica, che influisce pesantemente sulla qualità della vita. Le persone colpite con maggiore frequenza sono quelle sopra i 25 anni, in particolare i maschi.

L’artrite psoriasica è una malattia autoimmune debilitante caratterizzata da un alto rischio di perdita della mobilità. I sintomi dell’artrite psoriasica comprendono:

  • dolore e rigidità articolare,
  • psoriasi cutanea e ungueale,
  • gonfiore delle dita di mani e piedi,
  • persistente e doloroso gonfiore dei tendini,
  • danno irreversibile alle articolazioni.

Fino al 40% delle persone potrebbe soffrire di distruzione articolare e di deformità fisica permanente.

La spondilite anchilosante e l’artrite psoriasica fanno parte della stessa famiglia di malattie infiammatorie a lungo termine.

L’IL-17A svolge un ruolo significativo nella patogenesi della spondilite anchilosante, dell’artrite psoriasica e della psoriasi a placche. Fino al 30% dei pazienti affetti da psoriasi svilupperà artrite psoriasica nel corso della vita, mentre fino a una persona su 4 con psoriasi potrebbe soffrire di artrite psoriasica non diagnosticata.

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