Il governo irlandese ha sottolineato nel dossier di candidatura di Dublino il fatto che il trasloco di Ema da Londra vada inquadrato come trasferimento, non come creazione di una nuova agenzia. La previsione è d’investire fino a € 78 milioni in dieci anni, che comprendono un contributo di € 15 mln nel 2019 per coprire i costi di affitto e risistemazione dell’edificio prescelto, più un contributo annuo di € 7 mln nel periodo 2020-2028 per affitto e manutenzione. Il paese ha avanzato anche la candidatura ad ospitare la nuova sede dell’Autorità bancaria europea (Eba), anch’essa in partenza da Londra.

Una scelta tra tre proposte

Il locale aeroporto assicura più di 2 mila voli settimanali per 145 destinazioni, con un traffico di 28 milioni di passeggeri nel 2016.

I tre edifici proposti dal dossier irlandese (credits: Ireland’s proposal to host the European Medicines Agency)

Sono ben tre gli edifici proposti quale nuova sede di Ema e riservati in via esclusiva dal governo irlandese fino al momento della decisione europea: i primi due sono localizzati nella zona dei Docklands: 91-94 North Wall Quay (28,825 mq su nove piani, la cui costruzione è iniziata ad agosto 2017 con previsione di terminare nel Q1 2019) e City Block 9 North Wall Quay (26,730 mq su nove piani). L’inizio della costruzione della seconda facility è prevista per l’estate 2017, con fine nel Q3 2020: fatto che richiederebbe di concordare a livello europeo una più lunga permanenza degli uffici di Ema a Londra. Il dossier sottolinea che ciò potrebbe rappresentare un vantaggio, in quanto permetterebbe di programmare con più calma tutte le fasi del trasloco. Il terzo edificio proposto è il Dublin Airport Central all’interno del campus dell’aeroporto; anche in questo caso l’inizio della costruzione (previsti 36.150 mq iniziali, espandibili fino a 300 mila mq di uffici) è stato fissato nello scorso agosto, e dovrebbe terminare a fine 2018. Il vantaggio di quest’ultima location è rappresentato dall’essere a solo cinque minuti a piedi dal terminal 2 dell’aeroporto. La zona dei Docklands, invece, è il cuore pulsante della città, adiacente al quartiere finanziario e a quello tecnologico, i “Silicon Docks”; il Dublin City Council ha già avviato le attività per completare la rete di connettività a fibra ottica ad alta velocità necessaria per supportare le attività di Ema. Guarda qui il video ufficiale di presentazione.

Hub per l’industria del farmaco

Sono oltre 75 le multinazionali biofarmaceutiche presenti nel paese, con 82 impianti produttivi e 40 siti di servizio. Il settore impiega più di 28 mila addetti, con una prospettiva di crescita di 8.400 unità al 2021; una quarantina di facilities sono approvate da FDA. L’Irlanda si colloca al settimo posto per export di prodotti medicinali. L’autorità regolaotria locale è l’Health Products Regulatory Authority (HPRA). Il paese rappresenta un modello avanzato di ricerca collaborativa pubblico-privato, settore guidato dalla Science Foundation Ireland, l’ente statale d’investimento in campo scientifico e ingegneristico che ha collaborazioni con oltre 370 imprese multinazionali e 437 Pmi. Il solo 2015 ha visto un incremento del 44% degli investimenti in R&D destinati alle imprese private. E’ fitta anche la rete delle collaborazioni accademiche internazionali. Il National Institute for Bioprocessing Research and Training (NIBRT) è un’altra realtà chiave a supporto della ricerca in campo biotech, dove agisce come un “simulatore di volo” per la produzione e la formazione di oltre 3.500 addetti al bioprocessing l’anno.

Un paese che ha puntato sull’attrattività

L’Irlanda ha da molti decenni investito sull’attrattività internazionale per le imprese, tanto che il 17% della popolazione di Dublino è oggi costituita da stranieri. La disoccupazione in Irlanda ammonta al 6,3%, al di sotto della media europea. L’economia è in crescita ormai da cinque anni, con previsioni positive anche per il 2017. La fitta rete d’imprese internazionali insediate nel paese offre molte opportunità d’impiego ai familiari dello staff Ema, in particolare nei settori ITC, automazione e servizi finanziari.

La capacità alberghiera attuale della città irlandese ammonta a 19 mila camere in 150 alberghi, con previsione di aumentare di altre 6 mila (70 nuovi hotel) entro il 2020. L’istruzione internazionale può essere assicurata dalla Scuola Europea di Dunshaughlin e da un’altra decina d’istituti. Le tre università di Dublino si collocano nelle parti alte delle classifiche internazionali, con il Trinity College Dublin che si colloca tra le prime cento realtà attive in campo biologico e biotech, farmaceutico e farmacologico, chimico.

Il sistema sociale irlandese si basa su tre pilastri, l’assicurazione sociale, i pagamenti sulla base del reddito e i pagamenti universali, che sono distribuiti su cinque aree tematiche: supporto al reddito d’infanzia, età lavorativa, malattia, disabilità e assistenza, anziani, welfare supplementare.

Serie EMA a….?

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